Torna il Maggio dei libri!

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Newsletter 2/2015
Torna IL MAGGIO DEI LIBRI!
Roma, 27 Febbraio 2015

Il 23 aprile riparte IL MAGGIO DEI LIBRI, la campagna di promozione alla lettura organizzata dal Centro per il Libro e la lettura, ormai diventata un appuntamento abituale e diffuso in tutto il territorio nazionale, quest’anno affiancata da un ricchissimo programma di eventi legati all’iniziativa #ioleggoperché, promossa dall’Associazione Italiana Editori.

L’anno scorso è stata un successo a tre zeri: 3053 eventi distribuiti su tutte le regioni italiane, con un nuovo record di adesioni e tante iniziative per i più giovani. I numerosi appuntamenti, dislocati in librerie e biblioteche, scuole, ospedali, strutture carcerarie, strade, parchi e altri luoghi inediti, sono stati seguiti con vivo interesse dai media: quasi 1.200 articoli fra carta stampata e online, 176 testate radiofoniche nazionali e locali hanno raccontato i mille volti della lettura. Il web è stato fra i principali protagonisti con 150mila visualizzazioni del sito ufficiale www.ilmaggiodeilibri.it e la crescita esponenziale dei like su Facebook (102.400, +45,53% dall’inizio della campagna) e dei follower su Twitter (7.200): autentici termometri dell’altissimo gradimento e coinvolgimento del pubblico.

Grazie a quanti ci hanno permesso di realizzare questi obiettivi! E per il 2015 vogliamo come sempre sollecitarvi a promuovere iniziative, aderendo alla campagna nella veste di organizzatori di eventi di promozione della lettura suggerendovi di privilegiare il format della lettura condivisa coinvolgendo ogni luogo della “quotidianità”. Quindi non solo librerie, biblioteche, scuole, spazi istituzionali ma anche locali pubblici, cinema, negozi, autobus, palestre e quanto la vostra fantasia ispirerà. Noi come sempre siamo disponibili a dare spunti. Con le scuole creeremo un canale diretto attraverso un blog dedicato che stiamo mettendo a punto.

Alla campagna si può aderire con progetti da realizzare tra il 23 aprile e il 31 maggio, inserendoli nella banca dati che da giovedì 5 marzo sarà disponibile all’indirizzo http://risorse.cepell.it/ilmaggiodeilibri/ per raccogliere e dare visibilità a tutte le attività del Maggio. Gli organizzatori che partecipano per la prima volta – e che quindi non hanno mai ricevuto le credenziali di accesso alla banca dati – dovranno richiederle prima di poter inserire le proprie iniziative. Tutti gli altri potranno utilizzare quelle già attribuite negli anni precedenti.

Presto saranno disponibili anche i materiali grafici da scaricare e personalizzare per promuovere il proprio programma di eventi: vi invitiamo come di consueto ad adottare il più possibile l’identità visiva della campagna.

Allo scopo di rendere più efficace la comunicazione, è necessario, come sempre, a compilare il modulo di adesione fornendo tutti i dati utili a descrivere nel dettaglio il vostro progetto.
Ma soprattutto vi chiediamo di mettere in campo tutta la vostra creatività e la vostra esperienza nelle attività di promozione della lettura perché anche quest’anno, dopo la conclusione della campagna, è previsto un premio alle iniziative più originali e innovative e altri incentivi sui quali vi informeremo.

Per info e assistenza potete contattare il Centro per il libro e la lettura, inviando una e-mail a ilmaggiodeilibri@cepell.it e fornendo un recapito telefonico.

Buon lavoro a tutti!

www.cepell.it

www.ilmaggiodeilibri.it

www.cepell.it
© Centro per il Libro e la Lettura

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Un folle e misero vagabondo?

La figura di Nastradin incarna tutte le sfumature dell’innocenza e della follia, compresi l’istinto, l’originalità, la spensieratezza, l’inintelligibilità delle azioni, il distacco dalla parte razionale dell’essere che può condurlo sia verso il bene sia verso il male. Come viandante girovago, Nastradin simboleggia la ricerca di cambiamenti, il cammino evolutivo, la gioia di vivere, la sregolatezza e il sogno a occhi aperti. La scelta di buttarsi a capofitto in qualcosa di nuovo non è dettata dalla ragione, ma dall’istinto e dallo spirito che lo guida, ed è per questo che gli eventi della sua vita sono inattesi. In senso spirituale, può rappresentare il passaggio a un livello di consapevolezza superiore.

Nella copertina del libro, il sole rappresenta il sé superiore, in quanto fonte di luce, la scintilla divina che lo abita e anche la mente illuminata dallo spirito, che è capace di vivere nel mondo materiale mantenendo una prospettiva spirituale. Il sole, infatti, è anche simbolo di chiarezza nella comunicazione e trasparenza nel modo di vivere, e oltre a rappresentare positività, allegria, entusiasmo, gioia e ottimismo è la forza della luce che trionfa sulle avversità.

Il numero 0 (inserito dentro il sole) ha il significato numerologico di “moltiplicatore universale”: ogni numero, moltiplicato per zero, dà sempre come risultato zero e rappresenta dunque l’unità del tutto; ed essendo questo il primo di tutti i numeri, rappresenta anche un nuovo inizio.

Lo zucchetto (qeleshe, in albanese) è un copricapo bianco a forma di calotta emisferica in lana cotta, che serve per ripararsi dal freddo o coprire la calvizie. Bianco come la neve pura che copre le cime delle montagne da cui ha origine, il cappello è legato simbolicamente al pensiero, alle idee, alla visione del mondo di colui che lo indossa.
Lo zucchetto protegge simbolicamente Nastradin come una sorta di “mano di Dio” posata sul suo capo, affinché il protagonista rimanga sotto la protezione divina, ma capisca anche che non può andare al di là del cielo, avvertimento contro l’inutile brama di raggiungere Dio. L’uomo deve salire quel gradino spirituale rappresentato dalla luce solare, simbolo della più alta luce della coscienza divina, e può “scalare” il cielo solo con lo spirito: prima, però, deve giungere alla consapevolezza di sé tramite la conoscenza.

Nastradin impugna una rosa rossa che simboleggia la personalità psichica in maturazione, come la rosa che lentamente si apre alla luce. A questo fiore spuntarono le spine dopo la cacciata dal Paradiso terrestre, e ciò serve a ricordare all’uomo le perdute dolcezze dell’Eden e il peccato originale. Simbolo di fede, della bellezza della vita e dell’amore, rappresenta la transizione dallo stato profano allo stato sacro. Il fagotto che Nastradin impugna nell’altra mano raffigura le esperienze che si porta con sé.

Lo accompagna l’amico asino, che il nostro eroe monta al rovescio perché i due non riescono a trovare un accordo. Quintessenza della mitezza e dell’umiltà in contrapposizione all’aggressività e alla superbia dell’uomo, l’asino per i popoli indoeuropei è simbolo di regalità e saggezza (è a dorso d’asino che Gesù entra a Gerusalemme). Il mite animale rappresenta anche l’istinto ed è un elemento che lega Nastradin al mondo reale.

Sono l’elevata complessità delle relazioni e la nostra limitata capacità di interpretare la realtà e gli eventi a condurci in una dimensione in cui il caos è onnipresente. Attraverso l’esempio della sua vita, Nastradin cerca di illuminare il nostro cammino con umorismo.

Sdoppiato nei due ruoli di servo arguto e servo sciocco, a volte maestro, altre ottuso studente, genio e folle, profeta visionario e buffone, giudice e imputato, con le sue parole esalta lo spirito umano. Nastradin è allo stesso tempo inizio e fine, né l’uno né l’altro, un qualcosa che sta nel mezzo.

Tramite i suoi aneddoti ci insegna a:
• Essere spontanei e lasciarci andare.
• Ricominciare da capo e affrontare il problema con mente aperta.
• Lasciarci alle spalle il passato e abbandonare la logica per seguire l’intuizione.
• Non prenderci troppo sul serio, per agire di pancia fidandoci dell’istinto.
• Non curarci mai di quello che pensa la gente.
• Ritrovare l’innocenza e avere fiducia nel futuro, godendoci il momento presente.
• Seguire il sentiero del cuore per fare solo ciò che ci entusiasma.
• Accantonare le preoccupazioni.
• Essere fieri della nostra unicità, essere originali.
• Pensare in modo diverso dagli altri, accettando la nostra follia…

quo_start._V337191906_.png Traduzioni dall’albanese in italiano di una raccolta di aneddoti sulla figura di Nastradin. Un viaggio attraverso la sua vita e le sue avventure, raccontate attraverso la sua sagace e ironica visione della vita. Un personaggio che scivola abilmente tra la sensazione di qualcosa di puramente favolistico, a reale e tangibile figura, capace di attraversare il tempo e lo spazio con la sua intelligenza a volta caustica… quo_end._V337191935_.png

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Nastradin: Vita e avventure di Nastradin Hoxha
Nastradin: Vita e avventure di Nastradin Hoxha
di Gino Luka
Maggiori informazioni

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Nord-Amerika Somera Kursaro de Esperanto – ĉi-jare kun Kino-Tea tro-Festivalo

NASK revenas al Nord-Karolino kaj kunigas fortojn kun Kino-Teatro-Festivalo

En 2015 NASK revenos al la Universitato William Peace in Raleigh, Nord-Karolino, kaj ĝi kunigos la fortojn kun Kino-Teatro-Festivalo (KTF) por liveri esceptan eventon, eble, la plej priparolatan en la historio de la kursaro!

La Nord-Amerika Somera Kursaro (NASK) estas unika intensa enmerga programo en Esperanto kiu altiras studentojn kaj profesiajn instruistojn el la tuta mondo. Dum sia 45-jara historio, NASK okazis en multaj lokoj: en San-Franciska Ŝtata Universitato ĝis 2002, School for International Training (SIT) en Brattleboro (Vermonto) en 2002-2006, kaj en la Universitato de Kalifornio en San-Diego en 2007-2011. Ekde 2012, ĝi vojaĝis kun usonaj landaj kongresoj al diversaj lokoj: al Universitato de Teksaso en Dalaso en 2012, al Universitato William Peace en Raleigh (Nord-Karolino) en 2013, kaj al Universitato de Viktorio (Kanado) en 2014. Ĉi-jare NASK revenas al la bela verda kampuso de Universitato William Peace en Raleigh por liveri plian neforgeseblan sperton!

La unuaj kvar tagoj de NASK koincidos kun la dua Kino-Teatro-Festivalo (KTF), post la granda sukceso de la unua KTF pasintaprile en Vaŝingtonio. Aldone al la kutimaj NASK-aktivaĵoj, okazos posttagmezaj amuzaj kreaj metiejoj, por lerni, ekzemple, la bazojn de filmado kaj helpi al partoprenantoj fari sian propran videon. Estos multe da okazoj ĝui, renkonti novajn amikojn, fari diversajn interesaĵojn, lerni kaj dividi la sciojn kun aliaj personoj. Se vi jam pripensas iun projekton, vi trovos kunlaborantojn, sed vi povos ankaŭ ĝui kontribuante vian sperton al projektoj de aliaj.

NASK okazos ekde la 30a de junio ĝis la 9a de julio 2015 (KTF: ekde la 30a de junio ĝis la 5a de julio): jen ok tagoj da lernado, amuziĝo kaj artoj, esplorado de la belaj muzeoj, restoracioj kaj butikoj de la urbo, ĉio en promendistanco de la kampuso, plus la ŝanco partopreni la festadon de la 4a de julio, kun piroteknikaĵoj, kaj, plej grave, vidi la finan produkton de la KTF-metiejoj! Paul Gubbins, membro de la Akademio de Esperanto kaj aŭtoro de multaj verkoj, inkluzive de la videa kurso “Esperanto – Pasporto al la Tuta Mondo”, instruos la superan kurson. Lee Miller, profesia interpretisto de la Usona Signo-Lingvo, instruos la meznivelan kurson, kaj Ĵenja Bondelid (“Helena” el “Esperanto – Pasporto al la Tuta Mondo”), koregrafo kaj balet-instruistino, gvidos la komencintan kurson. Oni povas enskribiĝi por la tuta programo (plena NASK + KTF, 8 tagoj) aŭ nur por la unuaj kvar tagoj de la evento (NASK + KTF, 4 tagoj). La bazaj prezoj varias ekde $175 (sen loĝado , 4-taga programo) ĝis $735 (plena prezo, kun loĝado kaj manĝado, 8 tagoj). Aliĝu ĝis la 15a de aprilo por ricevi la plej bonan prezon!

Vidu pli da detaloj pri NASK, kun aliĝilo, ĉe nask.esperantic.org kaj pri KTF ĉe: kotofesto.org/hejmo Kontaktu Ellen M. Eddy, NASK-administranton (EDDYELLEN@aol.com), se vi havas demandojn.

Eventi di formazione e aggiornamento 2015 di AITI Toscana

Venerdì 30 gennaio a Firenze presso la Galleria il Ponte, abbiamo inaugurato gli eventi di formazione e aggiornamento 2015 di AITI Toscana con un incontro informale aperto ai soci e non. Protagonista della serata il Nord dell’Inghilterra, presentato dalla socia Karen Whittle attraverso i suggestivi scatti di Alessandro Fontani e Peter Whittle.

Nell’immaginario collettivo il Nord dell’Inghilterra è associato alla pioggia, al freddo, al declino economico, alla poca civilizzazione… In realtà è una terra che emana calore, ricca di storia, natura incontaminata, le cui città stanno vivendo un vero e proprio rinascimento architettonico e culturale.

Trattandosi di un vero e proprio viaggio fotografico vogliamo raccontare questo evento e condividerlo con chi non ha potuto partecipare con le immagini più significative della serata certi che, come noi, vi lascerete sorprendere da questo incantevole territorio.

Albert Dock, Liverpool, città marittima patrimonio dell’UNESCO. Il contrasto fra l’ultramoderno Museum of Liverpool e il Liver Building dell’inizio novecento.

La città turistica di Blackpool, popolarissima meta vacanziera della classe operaia fin dagli anni 1850. Con tre pontili ed una replica della torre Eiffel di Parigi, continua a far divertire 13 milioni di visitatori ogni anno, anche se pressochè sconosciuta all’estero.

La straordinaria bellezza della Regione dei Laghi – il lago di Buttermere.

Un tè al castello di Bamburgh, Northumberland.

E un tè alla Galleria il Ponte a Firenze!

Ringraziando tutti coloro che hanno partecipato alla serata, ricordiamo di visitare la sezione “corsi e eventi” per non perdervi i nostri prossimi appuntamenti o di contattarci per qualsiasi informazione.

Alla prossima!

AITI-Toscana

Corsi: “Ponti di Parole” – Incontri sulla traduzione letteraria

si tratta di un ciclo di n°8 incontri che inizierà lunedì 2 marzo p.v. e terminerà mercoledì 3 giugno 2015, sempre alle ore 17.00.

Per le altre date e informazioni necessarie inviamo in allegato il volantino.

La partecipazione al corso è gratuita ed è riservata agli iscritti della Biblioteca San Giorgio. Si potrà comunque perfezionare la propria iscrizione anche prima dell’inizio del corso stesso.

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Gestione Iscrizione Corsi
Biblioteca San Giorgio
Via S. Pertini, snc – 51100 Pistoia

Diretto: +39 0573 371775
Centralino: +39 0573 371600
Fax: +39 0573 371601

email: corsi.sangiorgio@comune.pistoia.it
http://www.sangiorgio.comune.pistoia.it
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Ponti di parole.pdf

La cena dei cretini (Le dîner de cons)

La cena dei cretini (Le dîner de cons), è un film del 1998 scritto e diretto da Francis Veber ispirato ad un’opera teatrale di successo dello stesso regista andata in scena a Parigi per tre anni. In Italia è stato distribuito nel 2000.

Trama

Ogni mercoledì sera un gruppo di amici, ricchi e annoiati, organizza per tradizione la cosiddetta "cena dei cretini", alla quale i partecipanti devono portare un personaggio giudicato stupido e riderne sadicamente per tutta la serata. Tramite la segnalazione dell’amico Jean Cordier, l’editore Pierre Brochant individua la vittima designata in François Pignon, contabile al Ministero delle Finanze e appassionato costruttore di modellini con i fiammiferi, e lo invita a un aperitivo a casa sua prima di recarsi insieme alla cena.

Dal momento in cui il "cretino" prescelto entra in casa di Pierre Brochant, gli eventi precipitano: prima una lombalgia acuta impedisce all’editore di raggiungere i suoi amici alla cena, poi la moglie Christine, irritata dal comportamento del marito, gli comunica tramite segreteria telefonica di avere intenzione di lasciarlo. I maldestri tentativi di aiuto di François Pignon portano solamente ad un’ulteriore complicazione della vicenda, prima con l’entrata in scena di Just LeBlanc, vecchio amico di Pierre, di Marlene Sasseur, l’amante ninfomane di Pierre, e di Lucien Cheval, un pedante collega di Pignon, interessato a una possibile ispezione a casa di Pierre Brochant.

Infatti François, nel telefonare al dottor Sorbier, medico curante di Pierre, sbaglia numero e contatta per errore la sua amante Marlene, poi nel tentativo di capire dove possa essere andata la moglie, contatta l’amico Just, al quale Pierre aveva portato via Christine due anni prima e con cui aveva interrotto ogni rapporto. Dopo che i due si sono riappacificati, Just rivela a Pierre di sospettare che Christine si sia recata a casa di Pascal Meneaux, noto donnaiolo, del quale però nessuno dei due conosce l’indirizzo. François a quel punto rivela che può chiedere i recapiti al collega Cheval, che proprio in quei giorni sta conducendo un accertamento fiscale su Meneaux.

Convinto a recarsi a casa di Pierre, Cheval comunica l’indirizzo di Meneaux. Raggiunto per telefono da Pignon, Pascal Meneaux nega di essere con Christine, e confessa di trovarsi invece a letto con la moglie di Cheval, l’ispettore fiscale che lo sta tormentando quotidianamente con controlli esasperanti. Alla fine Pierre riceve la chiamata dall’ospedale: Christine ha avuto un incidente d’auto, fortunatamente non grave. François riesce a parlarle e a spiegarle che Pierre è cambiato e vuole fortemente il suo ritorno a casa, facendole anche credere di non essere più in casa Brochant, poi però poco dopo si tradisce quando risponde a una nuova telefonata di Christine. E Pierre lo apostrofa: "Cretino, cretino, cretino, oh che cretino!".

Teatro dell’Affratellamento in via Giampaolo Orsini, 73, Firenze (zona San Niccolò) alle 18h di domenica il 1/03/2015.

evento FB https://www.facebook.com/events/1541389286114259/?fref=ts

https://drive.google.com/file/d/0B8VBYiraLstGNmtONWxEVmU4SzA/view?usp=sharing

Trama .doc

CenTraS-Inter Second call for papers: the role(s) of the translator (conference in French)

Deuxième appel à contributions- Journée d’étude « le(s) figure(s) du traducteur »

Organisé par Antoine Eche et Justine Huet

Le Département de Langues et de Cultures, Mount Royal University, Calgary, Canada

Date : 30 avril 2015

Appel à communications

Bien du chemin a été parcouru au sein des études de la traduction depuis le « virage culturel » des années 80. En délaissant l’approche strictement linguistique de la traduction, les chercheurs de ce domaine en pleine expansion ne cessent d’interroger la nature, le but et la portée de la traduction, non seulement en tant que produit mais également en tant que processus. De l’audiovisuel au juridique, la traductologie continue de fasciner sociologues, politologues, linguistes et poètes, pour n’en nommer que quelques-uns. Reste toutefois une figure peu étudiée, souvent peu reconnue, au coeur du processus de traduction : le traducteur. Cette journée d’étude propose de mettre en lumière ces acteurs de l’ombre.

Il s’agira d’interroger dans une perspective diachronique les représentations du traducteur/ de la traductrice émanant au niveau social mais aussi personnel ainsi que leurs conséquences : comment le traducteur/la traductrice et son activité sont-ils perçus ? Comment se perçoit-il lui-même ? Comment la propre perception du traducteur joue-t-elle sur la traduction ? Qu’en est-il de l’autotraduction où la séparation traducteur/auteur est plus que jamais remise en question? Quels peuvent être les effets d’un discours social ou épitextuel sur le traducteur et son activité ?

Les organisateurs sont également ravis d’annoncer la participation du Professeur Lieven D’Hulst (K.U. Leuven) en tant que conférencier invité.

Les actes de cette journée d’études seront publiés dans Convergences francophones (http://mrujs.mtroyal.ca/index.php/cf/index), une revue semestrielle, pluridisciplinaire et en libre accès sur le site de l’université Mount Royal.

Domaines envisagés : traduction littéraire, traduction audiovisuelle, traduction technique, autotraduction

Les propositions comporteront un titre ainsi que des mots-clés et ne devront pas dépasser 200 mots. Elles doivent être envoyées à Antoine Eche (aeche) et Justine Huet (jhuet). Leurs auteurs enverront également une brève notice bio-bibliographique.

Date limite de soumission des propositions : 15 février 2015

Notification des propositions retenues : 20 février 2015

Responsables :

Antoine Eche aeche

Justine Huet jhuet

URL de référence : http://mrujs.mtroyal.ca/index.php/cf/index