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News e Materiali per gli italiani nel mondo 
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Emigrazione Notizie

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Intervista agli On. Laura Garavini e Fabio Porta 
http://www.emigrazione-notizie.org/news.asp?id=7305
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Mandala

Mandala (dal sanscrito maṇḍala, letteralmente: «essenza» (maṇḍa) + «possedere» o «contenere» (la); tradotto anche come «cerchio-circonferenza» o «ciclo», entrambi i significati derivanti dal termine tibetano dkyil khor) è un termine simbolico associato alla cultura veda ed in particolar modo alla raccolta di inni o libri chiamata Rig Veda. La parola è utilizzata, anche, per indicare un diagramma circolare costituito, di base, dall’associazione di diverse figure geometriche[1], le più usate delle quali sono il punto, il triangolo, il cerchio ed il quadrato. Il disegno riveste un significato spirituale e rituale sia nel Buddhismo che nell’Hinduismo.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 

Esempio di Mandala buddhista.

FESTIVAL DELLE CULTURE, Ravenna – 30 maggio 7 giugno

Dal 30 maggio al 7 giugno si terrà a Ravenna il Festival delle Culture: 9 giorni di musica, incontri, mostre, danze, cibi, seminari, mercati, burattini, cinema, teatro e quant’altro possa fare della vita l’arte dell’incontro.

La manifestazione affonda le sue radici nei Festival "L’Essenza delle Presenza" e "MeditaEuropa" ed è promossa dal Comune di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Rappresentanza dei cittadini stranieri di Ravenna, Associazione Meditaeuropa.

Circa 90 le associazioni di migranti e di italiani coinvolte, 12 i concerti in programma, 10 spettacoli di danze tradizionali, 4 convegni per un festival unico, il primo in Italia con un direttore artistico di origine straniera, lo scrittore Tahar Lamri.

Il Festival debutterà ai Giardini Pubblici di Ravenna sabato 30 con una star internazionale, il cantante camerunense Wes Madiko. La serata, con ingresso a offerta libera, partirà alle ore 19 con un intro di danze tradizionali nigeriane e il rap di Nashy&Incubo.

Martedì 2 giugno la Festa della Repubblica verrà celebrata dal Festival nella "periferia" multiculturale di Ravenna, Lido Adriano. Sarà una giornata interamente dedicata ai luoghi di frontiera, con dibattiti, mostre e musica: partecipano, tra gli altri, Goffredo Fofi, Marco Martinelli, Mandiaye Ndiaye, la cooperativa Libra, gli architetti Andrea Eccher e Lucio Nardi, il video maker Yuri Ancarani, il fotografo Filippo Molinari. La giornata si chiuderà con il concerto del gruppo rap ravennate Il Lato Oscuro della Costa (ore 21, Agorà, viale Tasso 1).

Spazio anche al cinema all’aperto, nei giardini Speyer (zona stazione) nelle serate del 2, 3 e 4 giugno. Evento speciale: "Come un uomo sulla terra", documentario di Riccardo Biadene, Andrea Segre e Dagmawi Yimer sui profughi e le rotte dei migranti dalla Libia all’Italia (3 giugno ore 21.30).

Il 4 giugno, alle Artificierie Almagià (ore 21), è di scena la parola dei viaggiatori attraverso lo spettacolo teatrale dei marsigliesi L’Orpheline est une épine dans le pied (compagnia associata ai Bancs Publics): « Oui ou non, avons-nous traversé la mer? », dialoghi fra le due sponde del Mediterraneo.

Il clou del Festival sarà all’Almagià nelle serate del 5, 6, 7 giugno. Il venerdì 5 alle ore 19.30 la Banda cittadina di Ravenna partirà da Piazza del Popolo marciando attraverso le "Porte etniche" dell’artista Giampaolo Masotti fino all’Almagià, dove verrà accolta dalla capoeira del gruppo Conquinho Baiano e dai burattini di Arrivano dal Mare. Duranta la serata spazio alle seconde generazioni di immigrati con il rapper ravennate di origine angolana Nashy che ospiterà, in un contest, coetanei da varie parti di Italia, in particolare Inoki e i Mic Meskine. In concerto anche il gruppo italo-marocchino-argentino Les Hardonik che saranno introdotti dalle giovani promesse ravennati dei The Slide.

Ospite d’onore delle tre giornate l’Albania con artisti del calibro di Lili Cingu, Rexhep Celiku, figure leggendarie del ballo tradizionale albanese, il celebre attore Mirush Kabashi e la cantante Fatime Ymeri (sul palco sabato 6 giugno). In esclusiva il complesso Spartiti per Scutari Orkestra, nato da un incontro fra il maestro albanese Bardh Jakova e la scuola di musica popolare di Forlimpopoli (sempre sabato 6). Poi la mostra "Scritti di luce" (100 anni di Albania in foto 1850-1950 – Marubi) e gastronomia dal Paese delle Aquile.

Tra gli altri ospiti internazionali nei tre giorni all’Almagià, grazie al Progetto Europeo Oralities: dal Portogallo il gruppo folk rock Uxu Kalhus (5 giugno), dalla Bulgaria il Coro delle voci bulgare di Sliven (6 giugno) e dalla Spagna Asociación Ourensá de Folclore Tradicional con musica tradizionale Gallega (7 giugno).

Nel finale di domenica 7 giugno (sempre all’Almagià, dalle ore 20) si torna nelle periferie con la presentazione della graphic novel "Morti di Sonno" di Davide Reviati (fresco di stampa per la Coconino) preludio a una serata che vedrà l’alternarsi di danze dalla Filippine, danze dell’antico regno africano degli Edo e dimostrazioni delle millenarie arti marziali cinesi: Tang Lang spada, sciabola e mani nude, Wuxing, Shao Lin, Shuai Jiao e Long Xing Quan.

Nelle tre giornate dell’Almagià spazio anche ai sapori dal mondo con un ristorante di cucina tipica albanese e uno di specialità indiane e cingalesi. Commercianti e associazioni popoleranno l’area con bancarelle di prodotti artigianali, libri, abbigliamento, prodotti gastronomici.

Nel cuore della città, a sala D’Attorre, i convegni del Festival: "Oltre la maschera … Oltre il confine" (4 giugno, dalle ore 9.30) una giornata dedicata alla conoscenza dell’altro attraverso le espressioni artistiche; "Il filo di arianna nelle relazioni" (5 giugno, dalle ore 9.30), una giornata sul tema della mediazione interculturale nelle scuole, ospedali e aule giudiziarie; "La comunicazione in una società multiculturale"(6 giugno, dalle ore 10), con giornalisti locali e nazionali (tra gli ospiti Giuseppe Faso e Gabriele Dal Grande). Durante quest’ultima giornata si festeggeranno anche i primi 10 anni di vita del primo giornale d’Italia scritto in lingua straniera: l’albanese Bota Shqiptare, con il direttore e una serie di giovani protagonisti immigrati di seconda generazione che si stanno mettendo in gioco nella comunicazione interculturale.

L’arte accompagnerà tutte le giornate del Festival attraverso installazioni in diversi punti della città, tra cui la mostra "Oralitès" dell’Accademia delle Belle Arti (Santa Maria delle Croci, via Guaccimanni, vernice 5 giugno ore 19). Domenica 7 giugno, alle ore 17.30, sarà inaugurato, sul Molo di Marina di Ravenna, un monolite in marmo di Carrara dell’artista olandese Cornelis Rijken, che sarà donata alla città. Seguirà "Aspettando il tramonto sul molo" con le danze degli Atilogu Dance e una Jam Session di Djembè senegalesi.

Infine…

Il Festival delle Culture approda anche al Ravenna Festival, mercoledì 17 giugno, alle ore 21, nei giardini di San Vitale, nella serata "Voci nella Preghiera". Le comunità dei cittadini immigrati di Ravenna si uniscono in un In-canto di voci sparse. Infusi di musica e di canto. Voci in preghiera e convivialità. Con Massimo Cacciari, Sidh, Hossein Mohammadzadeh e altri artisti e poeti.

Il Festival delle Culture 2009 è realizzato grazie al contributo di: Fondazione del Monte, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Legacoop, Cna, Associazione culturale Italia Francia.

Il Festival delle Culture 2009 aderisce alla campagna nazionale antirazzista "Non Avere Paura"

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http://festivaldelleculture.wordpress.com
http://www.racine.ra.it/casadelleculture

Academia Belgica,

lunedì 15 giugno 2009 alle ore 20.00 precise

interpreti:

Yossif Ivanov, Violino, e Philippe Ivanov, Pianoforte

G. TARTINI (1692 – 1770)

Sonata in Sol minore

Il Trillo del diavolo, per violino e pianoforte

Larghetto affettuoso

Allegro moderato

Andante

Allegro assai

F. CHOPIN (1810 – 1849)

Andante Spianato e Grande Polacca Brillante op. 22, per pianoforte solo

C. SAINT-SAENS (1835 – 1921)

Introduzione e Rondò Capriccioso op. 28, per violino e pianoforte

 

Il Direttore dell’Academia Belgica,

Walter Geerts

Via Omero 8

00197 Roma

06 20398631 www.academiabelgica.it

 

Yossif Ivanov, violino

A soli 23 anni Yossif Ivanov può vantare un curriculum prestigioso. Nato in Belgio, in una famiglia di musicisti, vince il

primo premio al Concorso Internazionale di Montreal del 2003 e il secondo premio, nonché premio del pubblico, al

Concorso Regina Elisabetta di Bruxelles nel 2005. Al Midem 2006 è premiato come

Rising Star

a Vienna, Concertgebouw ad Amsterdam, Palais des Beaux-Arts a Bruxelles, Cité de la Musique a Parigi e Symphony

Hall di Birmingham.

Come solista è stato ospite di orchestre quali London Philharmonic, English Chamber Orchestra, National Polish Radio

Orchestra, Montreal Symphony Orchestra, Orquestra Nacional do Porto, Orchestre de la Suisse Romande, Lucerne

Symphony Orchestra, Brabants Orkest, Orchestre de l’Opéra de Marseille, Québec Symphony Orchestra, Orchestre

National de Lille, Orchestre Philharmonique de Luxembourg, UBS Verbier Chamber Orchestra, Gelders Orkest, sotto

la direzione di Yannick Nézet-Séguin, Marin Alsop, Jean-Claude Casadesus, Paul Goodwin, Yoav Talmi, Jaap Van

Zweden, Damian Iorio, Joana Carneiro, David Stern, Louis Langrée e Pierre Bartholomée.

Il suo primo CD (Ambroisie/Naïve -2006) è stato premiato con il Diapason d’Or de l’Année. Nel 2008 sono stati pubblicati

Outstanding Young Artist.dell’European Concert Hall Organization, ha suonato in sale quali Carnegie Hall di New York, Musikverein

Con Passione

Bartok) con la Royal Flemish Philharmonic. Nel 2009 registrerà i concerti per violino di Dutilleux e Rafael D’Haene

con l’Orchestre de l’Opéra di Lione e la direzione di Kazushi Ono.

Yossif Ivanov suona lo Stradivari Lady Tennant del 1699, gentilmente concesso dalla Stradivari Society of Chicago.

con il pianista Itamar Golan, ed il suo primo CD orchestrale (concerto n.1 di Shostakovic e n. 2 di

Philippe Ivanov, pianoforte

Philippe Ivanov nasce nel 1988 ad Anversa in una famiglia di musicisti. Riceve le prime lezioni di pianoforte all’età di

cinque anni da sua madre e prosegue poi gli studi con Sergey Leschenko a Bruxelles e Irina Zaritskaya a Londra.

Nel 1998 riceve il primo premio ed il premio SABAM al concorso

Cantabile di Anversa, vincendo anche i concorsi

Jeunes Musiciens

KV 467 di Mozart.

Nel 2002 si laurea al concorso nazionale

Belgio al 12° EBU Eurovision Young Musicians a Lucerna, in Svizzera. Nel 2005 è premiato al concorso

a Bruxelles e André Modeste Grétry a Liegi. Lo stesso anno debutta con orchestra nel concerto per pianoforteTenuto della Radio-Televisione Belga a Bruxelles e nel 2004 rappresenta ilJonge solisten

organizzato dalla Reale Società Filarmonica delle Fiandre.

Dal 2001 Philippe Ivanov studia al Koninklijk Conservatorium di Bruxelles con Daniel Blumenthal. Ha frequentato

masterclasses con Anatol Ugorski, François-René Duchable, Vitaly Margullis, Mennahem Pressler, Zoltan Kocsis, avvalendosi

dei preziosi consigli di direttori quali Michael Schonwandt, Rudolf Barshaï e Philippe Herreweghe.

Nell’ottobre 2004 è stato ammesso all’Accademia “Incontri col Maestro” di Imola dove ha studiato sotto la guida di

Boris Petrushansky, Michel Dalberto e Louis Lortie.

Philippe Ivanov ha suonato come solista con l’Orchestre des Jeunesses Musicales di Anversa, l’Orchestre de la Radio

Flamande (VRO) e la Philharmonie Royale des Flandres e ha tenuto recital nei principali paesi europei (

d’Aulne

d’été de Reims)

Belgica (Roma) il 10 gennaio 2007.

È attualmente iscritto al Mannes College of Music di New York. Prima di esibirsi a Roma avrà suonato, il 21 maggio,

alla Carnegie Hall di New York nel ciclo

Juillet Musicale Printemps Musical de Silly, Palais des Beaux-Arts), Bruxelles; (MIDEM Classique e 15èmes Flâneries musicales, e negli Stati Uniti (Haverford International Youth Festival of Music & Arts). Si è esibito all’AcademiaMusical Treasures from Bulgaria.

Academia Belgica

: incrocio e crogiuolo di culture

Lo scambio di idee tra l’Italia e il Nord Europa, e viceversa, è in corso da secoli. Il pensiero umanistico e rinascimentale

era andato allargandosi oltr’Alpe molto prima della fondazione degli stati moderni. L’operato dell’

in questa

dell’Europa e del mondo. Per realizzare il progetto è occorsa la tenacia di un triumvirato che riuniva l’interesse scientifico

e una decisiva azione politica: Franz Cumont, Henri Pirenne e Maurice Lippens. Li ricordiamo oggi con gratitudine.

Ubicata negli incantevoli dintorni della

oggi la freschezza dei primi giorni, grazie all’intervento della

hanno voluto incidere nella pietra una chiara volontà di potenziamento dell’unico istituto scientifico federale fuori territorio

nazionale. In seno all’accademia si è ampliata la rosa delle discipline, rispetto a prima, e si sono diversificate le tipologie

d’attività. Il saldo legame tra l’accademia e i suoi partner strutturali, l’Istituto Storico Belga di Roma e la Fondazione

Principessa Maria-José, oggi costituisce una triade con un notevole potenziale di sviluppo.

Già esibitisi giovanissimi all’

va rivolto a loro e alle quattro “case” delle quali si avvale il Belgio in questa città, il Ministero per la politica scientifica,

autorità di riferimento per l’

Quirinale e l’Ambasciatore J.De Bock, l’Ambasciata presso la Santa Sede e l’Ambasciatore F. De Coninck, la Chiesa e

Fondazione Reale Belga

a realizzare, come ulteriore tappa negli scambi tra il Belgio e l’Italia, i quattro concerti di Yossif e Philippe Ivanov.

Academia Belgica s’iscrivelongue durée. Nasce la nostra accademia nel 1939, in una stagione non facile per le sorti dei due paesi,Villa Borghese, la solenne architettura razionalista di Via Omero 8 ha ritrovatoRégie des Bâtiments/Regie der Gebouwen. Le autorità belgheAcademia Belgica, nel 2004, i fratelli Ivanov si dimostrano fedeli a Roma. Un sentito grazieAcademia Belgica, e più particolarmente la Ministro S.Laruelle, l’Ambasciata presso ilSan Giuliano dei Fiamminghi e il Rettore R.P.H.Vanermen, mSC, per aver generosamente contribuito

Walter Geerts

Direttore

 

Ambasciata del Belgio presso il Quirinale Ambasciata del Belgio presso la Santa Sede

Con il sostegno del Ministero Belga Degli Affari Esteri

Chiesa e Fondazione Reale Belga

San Giuliano dei Fiamminghi

 

 

COSPE A “TERRA FUTURA”
 mostra-convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità.

(29-31 Maggio 2009, Firenze – Fortezza da Basso)

Stand  Cospe  Padiglione Spadolini (Attico) Sezione – Azioni Globali  AREA T

seminari internazionali, presentazione di libri, incontri, degustazioni, 
performance artistiche, cinema … 

TRA GLI OSPITI:
……………..

Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti)
via Slataper, 10 – 50134  Firenze – Tel. +39 055 473556 – Fax + 39 055 472806
cioni@cospe-fi.it –
www.cospe.org
MASSIMO CARLOTTO, LEONARDO PADURA FUENTES, LORETTA NAPOLEONI, SUSAN GEORGE,  I GIORNALISTI DI “INTERNAZIONALE E DI ASTERISCORADIO.COM, LUCA BOTTURA (RADIO CAPITAL), ENRICO FINK E LA SUA ORCHESTRA MULTIETNICA E MOLTI ALTRI ANCORA…

Vi invitiamo a visitare il nostro stand

IN ALLEGATO E SUL SITO IL PROGRAMMA COMPLETO
DEGLI EVENTI COSPE A TERRA FUTURA

COSPE sarà  in diretta streaming su Asterisco.com, la radio web multiculturale.