Tomba di Ciro II a Pasargade

Tomba di Ciro II a PasargadePasargade è un'antica città dell'Iran, circa 50 km a NE di Persepoli, fondata intorno alla metà del sec. VI aC da Ciro nel luogo della sua vittoria sui Medi. Prese il nome della tribù dei Pasargadi alla quale appartenevano gli Achemenidi, la famiglia cioè di Ciro e di Dario. Pasargade fu la capitale di Ciro, che vi costruì il suo palazzo e la sua tomba , e rimase, dopo il trasferimento della capitale a Persepoli, la città dove avveniva la cerimonia dell'investitura dei re persiani. Il palazzo comprendeva un ingresso, una grande sala delle udienze (apadana) e una per i banchetti, cioè tutti gli elementi necessari alla vita di rappresentanza del sovrano. Un tempio del fuoco è da identificarsi nella costruzione quadrata detta Zindan-i Sulaiman. Ben conservata è la tomba di Ciro, cella rettangolare che poggia su un basamento a sei gradoni di altezza decrescente dal basso in alto. 

  File:CyrustheGreatTomb 22057.jpg

 

 

HUANGMEN

Breve storia degli eunuchi 

 

Le prime notizie sugli eunuchi risalgono al 535 a.C., anche se fu solo a partire dall’epoca Han che questi servitori cominciarono a rivestire un ruolo politico importante: nelle prime fasi dello sviluppo della burocrazia, infatti, era quasi naturale che i governatori o i viceré delle province cercassero di rendere i loro uffici ereditari, fondando grandi casati feudali (proprio come in Europa nel caso dei conti carolingi). Per questo motivo si pensò di inserire al centro dell’organizzazione statale persone la cui lealtà fosse indiscutibile, gli eunuchi appunto, visto che di fatto non potevano fondare alcuna casata.

Fu così che, sempre a contatto con gli imperatori, al corrente di tutti gli intrighi di palazzo, gli eunuchi – servi insinuanti, abili, duttili e devoti – acquistarono un’influenza determinante e spesso vennero conferiti loro incarichi importanti sia a corte che nell’esercito. 

http://www.tuttocina.it/fdo/huangmen.htm 

IMAGINING CULTURE(S), RETHINKING DISCIPLINES:

A Conference on Anthropology & the Humanities

April 1-2, 2011

The College of Arts & Sciences Center for the Humanities

University of Miami

Keynote: Dipesh Chakrabarty

Featured speakers: Erna Brodber, Shail Mayaram, Achille Mbembe, & Mabel Moraña

The concept of culture has become a vexed issue for the social science disciplines and the humanities. The “literary turn” in anthropology has focused attention on the conventions and politics of ethnographic representations, even as novelists and historians have been exploring ethnographic approaches in their writings, and claimed a share in the production of knowledge about peoples. Moreover, “culture” has been conceptualized in different ways across diverse disciplines and in different social-political contexts. In an age of globalization, non-Western and non-academic concepts of culture challenge the Eurocentrism of the traditional human sciences. This conference encourages examination of the ways that an international perspective on the idea of culture unsettles the borders and status of disciplinary formations.

We invite participants to focus on the convergence of literature, history, and anthropology in new forms of discourse not constrained by familiar disciplinary conventions, and to question the adequacy of the disciplines and the knowledge they produce.

 http://www.mla.org/mymla_posts&t=1822  http://www.mla.org/mymla_posts&t=1822

Risolto il mistero dei primi contadini europei

Non erano popolazioni nomadi di cacciatori-raccoglitori già esistenti in Europa, ma "invasori” del Vicino Oriente: lo rivela un nuovo studio tra archeologia e genetica

archeologia,paleontologia,genetica,germania

Il primo contadino nell'Europa centrale neolitica apparteneva alla cosidetta cultura della ceramica lineare. Illustrazione: Karol Schauer, Museo Statale della preistoria di Halle (Saale), Sassonia-Anhalt, Germania.

archeologiapaleontologiageneticagermania

di David Braun, NatGeo News Watch 

SEMINARIO “OLTRE IL VELO”

SEMINARIO "OLTRE IL VELO"

Uno sguardo sul velo islamico per comprendere le differenze e combattere le discriminazioni.

Ravenna, 21 maggio 2009 Sala Forum – Viale Berlinguer 11

PROGRAMMA

ore 9,30
Saluto delle Autorità e presentazione giornata seminariale.

ore 10.00
Prof.ssa Barbara Sorgoni
Docente di Antropologia culturale e Processi di Migrazione
presso l’Università degli studi di Bologna
"Il velo e la differenza"

ore 10.45
Pausa

ore 11.00
Prof.ssa Khadija Moufid
Docente di Filosofia e Storia del pensiero arabo e islamico
presso l’Università di Rabat, Marocco
"Il velo islamico e la libertà di religione"
(traduzione del Prof. Giovanni Benenati)

ore 12.00
Prof. Gustavo Gozzi
Docente di Diritti Umani e Storia del Diritto Internazionale presso la Facoltà
di Conservazione dei Beni Culturali, Università degli Studi di Bologna
"Il velo islamico e il diritto di cittadinanza"

ore 12.30
Dibattito
Moderatore Prof. Giovanni Domenico Benenati
Docente di Lingua e cultura araba presso l’Università degli Studi di Bologna

ore 13.00
Pausa Pranzo
Buffet a cura del Catering solidale "La via per l’ Oriente"
dell’Associazione Life Onlus

ore 14,30
Prof. Giovanni Domenico Benenati
Docente di Lingua e cultura araba presso l’Università degli Studi di Bologna
"Il velo islamico: la posizione giuridica italiana,
comunitaria e internazionale"

ore 15.15
Hamza Roberto Piccardo
RIM (Rete dei Musulmani in Italia)
"Un velo di paura s’aggira per l’Europa:
atteggiamenti e fantasmi nei confronti
della visibilità islamica al femminile"

ore 16.00
Dibattito e chiusura dei lavori
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per scaricare il volantino informativo dal sito web della casa delle culture:
http://www.racine.ra.it/casadelleculture

Le categorie culturali di Geert Hofstede

L’olandese Geert Hofstede ha studiato i diversi popoli per capire quali categorie culturali siano in comune a tutti, e capirne le differenze. Per ’cultura’ Hofstede intende quell’atteggiamento mentale collettivo che fa agire un intero gruppo in maniera uguale, ovvero una sorta di programma mentale alla base del pensiero, delle emozioni e delle azioni di un gruppo o popolazione. Hofstede ha evidenziato inizialmente quattro categorie culturali principali che permettono di descrivere e di misurare le tendenze di una cultura rispetto ad un’altra, ma successivamente ne ha aggiunta una quinta. Le cinque categorie, definite anche ’dimensioni’ sono: la distanza del potere (power distance) l’individualismo in opposizione al collettivismo (individualism versus collectivism) la mascolinità in opposizione alla femminilità (masculinity versus femininity) l’evitamento dell’incertezza (uncertainty avoidance) l’orientamento a lungo termine e quello a breve termine (long-term versus short-term orientation)

http://www.ladifferenza.it/?54/Le-categorie-culturali-di-Geert-Hofstede